Estratto dal libro di Michel Serres “Il mantello di Arlecchino” (ed. Marsilio, 1992).
Come il corpo – rispondevano i dotti – assimila e trattiene le varie differenze vissute durante i viaggi e ritorna a casa meticciato di nuovi gesti e d’altre usanze, fusi nelle sue attitudini e funziom, al punta che esso crede che nulla per lui sia cambiato, allo stesso modo il miracolo laico della tolleranza, della neutralità benevola, accoglie, nella pace, altrettanti apprendimenti per farne sgorgare la libertà d’inventiva, e dunque di pensiero.”